Non può vivere bene chi non è in pace con il suo corpo.

Maria Raffaella Dalla Valle
IL DIARIO

mercoledì 3 febbraio 2016

Low-Back Pain: Is It Really All in Your Head? (En-Ita)

Mal di schiena: è davvero tutto nella testa?

Anat Baniel

(...) Tirare in dentro la pancia e tenerla contratta per restringere il movimento in uno sforzo per evitare il dolore nella parte bassa della schiena, è una reazione naturale ed utile per un breve periodo di tempo. Ma se lo cerchiamo per lungo tempo, come soluzione vitale, abbiamo bisogno di capire che questo schema di restrizione cambia gli schemi di movimento nel cervello, e alla fine crea una moltitudine di nuovi problemi. Noi non solo immobilizziamo la parte bassa della schiena tirando in dentro la pancia, ma riduciamo moltissimo il movimento nel bacino, nella schiena, nel torace ed anche la nuca diventerà più contratta[1].
Il centro del nostro corpo è la sorgente del potere muscolare, che viene non solo dagli addominali, ma da tutti i muscoli che si inseriscono sul bacino. Quando immobilizziamo questa area contraendo la pancia, non solo ci indeboliamo molto, ma anche perdiamo flessibilità, riduciamo il respiro, acceleriamo l’invecchiamento e ci adattiamo ad una limitata "versione" di noi stessi. E ancora non abbiamo risolto il nostro problema originale di mal di schiena.

Le ricerche di neuroscienze dimostrano che noi cambiamo gli schemi di movimento del nostro cervello molto velocemente[2]. Il movimento – movimento ricco, variato e dolce fatto con molta attenzione e consapevolezza – è il linguaggio attraverso il quale il nostro cervello si risveglia, unisce nuove informazioni e risolve problemi[3]. Al contrario, quando noi impariamo a restringere i movimenti per evitare dolore, neghiamo a noi stessi l’opportunità per il cervello di trovare soluzioni migliori, più sofisticate, vitali ed a lungo termine. (...)
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* Anat Baniel, Mal di schiena: è davvero tutto nella testa?

* Anat BanielLow-Back Pain: Is It Really All in Your Head?

[1] I “Core stability exercises" non sono superiori agli esercizi convenzionali di fisioterapia in termini di riduzione del dolore e della disabilità". Muthukrishnan R, Shenoy SD, Jaspal SS, Nellikunja S, Fernandes S. The differential effects of core stabilization exercise regime and conventional physiotherapy regime on postural control parameters during perturbation in patients with movement and control impairment chronic low back pain. Sports Medicine Arthroscopy Rehabilitation Therapy and Technololgy. 2010 May 31; 2:13.
"Nonostante la grande varietà di trattamenti che sono stati valutati attraverso processi casuali controllati e meta-analisi, gli effetti sono spesso piccoli, anche per i trattamenti usati più comunemente come esercizi per il mal di schiena cronico". Hayden JA, van Tulder MW, Malmivaara AV, Koes BW: Meta-analysis: exercise therapy for nonspecific low back pain. Annals of Internal Medicine 2005, 142(9):765-775.
[2] Alla nascita il cervello contiene nella regione di 100 bilioni di neuroni ciascuno dei quali si collega con qualcosa tra alcune migliaia fino a 100,000 altri neuroni attraverso giunzioni specializzate chiamate sinapsi. Una stima del numero totale delle sinapsi nel cervello adulto è 100,000,000,000,000_ or 100 trilioni. La formazione delle sinapsi inizia nella corteccia cerebrale, per esempio, durante la settima settimana di gestazione e continua anche nell’infanzia. Si stima che al suo picco ogni neurone forma una media di 15,000 collegamenti. Questo equivale ad un livello di formazione di 1.8 milioni di sinapsi per secondo durante il periodo dal secondo mese nell’utero fino ai due anni. Non tutte queste sinapsi sopravvivono. Vedi A. Gopnik, A.N. Meltzoff, P.K. Kuhl, P.K. 1999. "The scientist in the crib: Minds, brains and how children learn." New York: William Morrow. pp181-186.
[3] "Il movimento è il linguaggio del cervello". Il premio nobel Gerald M. Edelman afferma che, "Le funzioni motorie del cervello…sono… criticamente importanti, non solo per la regolazione del movimento, ma anche per fprmare immagini e concetti”. Egli dice, "Nel sistema nervoso dei mammiferi, la categorizzazione percettiva è portata avanti dalle interazioni tra i sistemi motorio e sensitivo… 8noi prima) campioniamo il mondo dei segnali attraverso il movimento e l’attenzione e poi categorizziamo questi segnali come coerenti attraverso… la sincronizzazione di gruppi neuronali”. G. M. Edelman. 2005 "Wider than the sky." Yale University Press. pp.23 and 49.

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